Matteo Gianello, nato il 7 maggio 1976 a Bovolone, Italia, è un ex calciatore professionista italiano che ha ricoperto il ruolo di portiere. La sua carriera è iniziata nelle giovanili del Chievo Verona, dove ha giocato dal 1993 al 2000, con una parentesi in prestito alla Sampdoria nella stagione 1994-1995. Successivamente, ha vestito le maglie di Siena, Hellas Verona e Lodigiani. Nel 2004, si è trasferito al Napoli, contribuendo alla risalita del club dalla Serie C alla Serie A. Ha concluso la sua carriera con brevi esperienze al MM Sarego e al Villafranca nel 2011 e 2012 rispettivamente.
Oggi abbiamo avuto l’opportunità di averlo ai nostri microfoni, in maniera del tutto esclusiva. Ha risposto alle domande del nostro Francesco Karol Morelli e qui potete trovare l’intervista integrale.
Queste le sue parole:
Come valuta la stagione del Napoli fino a questo momento e quale squadra vede favorita per la vittoria dello scudetto?
Il Napoli sicuramente sta facendo una grandissima stagione. È stato primo in classifica fino a qualche domenica fa, però questo non deve assolutamente oscurare la grande annata che sta facendo perché è un grande campionato quello che sta facendo. Nell’ultimo periodo sicuramente ha avuto un po di appannamento, ha pagato anche qualche infortunio di troppo che ha fatto sì che la squadra fosse un po in emergenza e non ha ottenuto i risultati che che sperava. Sabato nel big match contro l’Inter ha dato un segnale di essere ancora presente, di voler lottare fino alla fine per poter raggiungere un altro grandissimo scudetto; sicuramente l’Inter è attrezzata per arrivare in fondo, perché negli anni ha costruito un grande gruppo e la società nonostante i problemi che conosciamo extra calcio che ha avuto negli anni è sempre rimasta concentrata, però i giocatori sono sempre stati di grande qualità. Sappiamo che l’Inter ha la fortuna di avere una rosa ampia, che gli permette magari di sopperire a qualche infortunio.
Allo stesso tempo anche l’Atalanta è li. Anche l’Atalanta ha passato un momento non positivo in campionato, come l’ha passato il Napoli. Il campionato è fatto così. La Juve sembra che con due vittorie sia rientrata nel giro. Però i punti sono tanti. Diciamo anche che però la squadra di Motta è un po altalenante. Poi per carità, il campionato lo conosciamo e i punti che mancano sono ancora tanti e si può anche fare qualche passo falso con qualche squadra che che lotta per la salvezza o lotta per qualche altro posto, diciamo per l’Europa che conta. Dunque il campionato è ancora apertissimo e il Napoli può ancora ambire a raggiungere il primo posto. Insomma io dico sempre che chi sta davanti è avvantaggiato nel senso che chi sta dietro deve sperare di fare punti e sperare in qualche passo falso per guadagnare e racimolare qualche punto. Però il campionato italiano lo ha dimostrato. l’inter se non erro 2 o 3 anni fa era in vantaggio di otto punti potenziali più una partita da recuperare. Poi sappiamo bene com’è andata a finire. Il campionato l’ha vinto il Milan alla fine. Staremo a vedere.
Da ex portiere, cosa ne pensa del rendimento di Alex Meret?
Sta facendo un grandissimo campionato. Mi dispiace che venga sempre bersagliato per qualsiasi piccolo errore. Io sono sempre dell’idea, avendo anche fatto parte del mestiere, che un portiere va valutato nell’arco di un campionato, nell’arco di un tot di partite e non va diciamo giudicato per una barriera messa male, che poi non è stata messa male, o un’uscita o un rilancio con i piedi sbagliati. Ecco però la piazza di Napoli è una piazza molto esigente quindi di conseguenza ci sta, ma lui ha le spalle larghe quindi non mi sembra che queste critiche possano influenzarlo. È giusto che continui ad andare avanti; è un portiere razionale, il portiere del Napoli, ed è giusto che il Napoli punti su di lui.
Probabilmente rinnoverà anche fino al 2030 e questo sarebbe un grande coronamento perché insomma per lui sicuramente sarebbe una grande soddisfazione, una grande rivincita, perché come ho detto prima è stato sempre diciamo criticato. Se il Napoli è in prossimità di rinnovare il contratto vuol dire che che considera Meret un punto importante, un punto fondamentale per la squadra e per costruire le prossime annate vincenti del Napoli.
Avendo indossato anche la maglia del Chievo Verona, come vede l’attuale situazione dei veneti e dell’acquisto della società da parte di Sergio Pelissier?
Diciamo che la volontà di Sergio c’è. Naturalmente le vittorie vanno fatte sul campo. Quest’anno sta facendo un grande campionato in serie D e ripartire da quei campionati non è mai facile, perché le squadre sono tante, sono agguerrite e ci sono squadre che vogliono far bene, però io glielo auguro, perché oltre che essere un collega è anche un amico. Ogni tanto mi capita di incontrarlo e di scambiarci due parole volentieri, quindi insomma, auguro a lui e a tutto l’ambiente che possa riportare il marchio del Chievo Verona dove è sempre stato, ossia nei campionati che contano.
Come vede l’attuale rendimento di Romelu Lukaku?
I numeri parlano chiaro: è un attaccante che ha sempre fatto gol, ha sempre fatto reparto, ha sempre aiutato gli altri e gli altri attaccanti a fare gol. Insomma, quest’anno non sta rendendo come ci si aspettava e come ci aveva abituato negli anni, però io dico sempre che lui è un valore importante, è un punto di riferimento. Conte l’ha voluto a tutti i costi, quindi vuol dire che sa di che giocatore stiamo parlando e spero che adesso nel rush finale ritorni ad essere il Lukaku che ci ha deliziato all’inizio della stagione e anche in tante altre partite con le sue prestazioni. Penso che a fine stagione sarà in doppia cifra.
Queste le parole di Matteo Gianello in risposta alle nostre domande. Sicuramente una visione chiara e decisa sulla situazione della nostra Serie A e del suo ex Chievo Verona.