Alla vigilia della sfida di Champions contro il Bayern, Javier Zanetti ha parlato al Süddeutsche Zeitung dell’Inter di oggi, della forza dei tedeschi e del cammino europeo. “Parlare di finale anticipata sarebbe irrispettoso verso squadre come Real, Barcellona o PSG – ha detto –. Il Bayern ha un’identità forte, fisica, con giocatori decisivi. Sarà una sfida equilibrata”.
Sull’Inter, parole piene d’orgoglio: “È una squadra vera, con idee chiare. Inzaghi? È riservato, ma il suo lavoro parla da solo. I giocatori lo seguono e si vede”. Zanetti ha elogiato la compattezza difensiva (“difendiamo tutti, a partire dagli attaccanti”), la qualità degli esterni come Dimarco e Dumfries, e la ricchezza del centrocampo (“Calhanoglu, Mkhitaryan, Barella, Frattesi: chiunque giochi fa bene”).
Un passaggio anche su Lautaro (“è tra i migliori al mondo, legatissimo all’Inter”) e sul giovane Bisseck, “giocatore dal grande futuro”. Poi i ricordi: Milito, la finale del 2010, Brehme e Matthäus (“idoli e ispirazioni”). Infine, l’orgoglio nerazzurro: “L’Inter è una famiglia, un club internazionale dove tutti devono sentirsi a casa. Mi piacerebbe giocare in qualsiasi Inter: passata, presente o futura”.