Dopo una carriera da jolly ‘duro’ tra la natia Croazia e l’Italia, soprattutto in maglia Juventus, Igor Tudor ha intrapreso dal 2013 la vita da allenatore. Classe 1978, dopo aver guidato il suo vecchio Hadjuk Spalato, il mister ha guidato anche squadre in Grecia e Turchia prima di tornare in Serie A.
Con Udinese e Verona ha ben figurato, guadagnandosi anche una piazza importante come il Marsiglia nel 2022/2023. Da qualche mese, però, Igor Tudor è fermo. Svincolato e dunque sempre in prima fila al momento dei vari terremoti in Serie A e all’estero.
Del resto Tudor è riuscito a guadagnarsi il rispetto degli addetti ai lavori e di grandi società, pronte a puntare su di lui grazie al suo gioco e ai suoi risultati. Insomma, un allenatore che anno dopo anno continua a crescere ed ottenere riconoscimenti.
Il tecnico croato predilige il 3-4-2-1 e il pressing alto, così da interrompere sul nascere le possibili costruzioni dal basso degli avversari.
Durante la sua carriera Tudor ha comunque messo in mostra anche il 4-2-3-1, (ai tempi del Galatasaray) ma decisamente in meno occasioni: a Marsiglia e a Verona ha sempre giocato, del resto, con tre uomini dietro.
Dal 3-4-2-1, il modulo di Tudor può evolversi anche nel 3-5-2, utilizzato ad esempio durante il periodo alla guida dell’Udinese.
Chissà quale sistema di gioco utilizzerà il Croato nell’ esperienza bianconera e dove riuscirà a portare la Juventus in classifica cercando di guadagnarsi la conferma anche per il prossimo anno