Nel corso di “Bordocalcio”, show in diretta sul canale YouTube di www.calciobox.it, l’osservatore dell’Udinese ed ex attaccante del Napoli, Andrea Carnevale, è intervenuto ai nostri microfoni, dove si è soffermato sulla stagione in corso del Napoli e sulla lotta allo scudetto.
ESCLUSIVA CB- Carnevale ai nostri microfoni: “Il Napoli deve crederci fino alla fine, Solet? Vi svelo cosa dico sempre ai miei calciatori…”
Uno dei migliori attaccanti della storia del Napoli è intervenuto, nel corso della trasmissione “Bordocalcio”, ai nostri microfoni. Parliamo di Andrea Carnevale, attuale osservatore dell’Udinese ed ex calciatore del Napoli dal 1986 al 1990. Oltre a parlare dell’attuale stagione del Napoli, che vede gli azzurri lottare contro l’Inter per lo Scudetto, l’ex campione azzurro si è soffermato sulle eventuali partenze di Oumar Solet e Lorenzo Lucca, entrambi talenti molto richiesti dalle società italiane ed europee.
Queste le sue dichiarazioni: “Solet? Il calcio francese, da dove arriva Oumar, è bellissimo e di livello alto. Da lì provengono giovani fantastici. Solet venne visto da noi ben 6 anni fa, ma, in un primo momento, ha preferito aggregarsi al gruppo Red Bull, scegliendo il Salisburgo. Voglio fare i complimenti alla società perché hanno fatto un colpaccio strappandolo agli austriaci a zero. Io non credevo ad un suo approdo ad Udine, quando l’ho visto allo stadio non potevo credere a ciò che stavo vedendo, era davvero un sogno vederlo in bianconero.”
“Interesse del Napoli? Mi auguro faccia un altro anno ad Udine perché varrebbe a dire salvezza garantita. Però posso dirvi sempre che quando un calciatore mi chiede dove trasferirsi io gli indico sempre Napoli, perché è un posto meraviglioso, dove, qualora dovessi vincere qualcosa di importante, verrai ricordato a vita. Io ho vissuto due anni di scudetti dove ancora stento a credere a ciò che abbiamo vissuto. Io i centomila del San Paolo non potrò mai dimenticarli e lì porterò sempre nel cuore. Inoltre, con il mio grande amico Diego, formavamo una grandissima squadra, che ci permetteva di non avere paura di nessuno.”
I problemi del Napoli attuale
“Bologna-Napoli? Nell’ultima mezz’ora il Napoli si è fatto schiacciare e lì abbiamo assistito ad una squadra arrendevole. Il Bologna è sicuramente una grande squadra ma il Napoli, visto il risultato dell’Inter, ha avuto una grossissima occasione per riportarsi a -1 e riaprire il campionato. La squadra di Conte ha avuto sicuramente un calo, ma dobbiamo ricordarci che ha ceduto un calciatore come Kvaratskhelia e ciò ha sicuramente influito. Perdere un calciatore come Kvaratskhelia ti fa perdere tanto a livello morale. Ci si aspettava qualcosa in più da Neres, che non è stato decisivo come il georgiano nella lotta allo scudetto. Con questo calciatore in meno fai molta fatica e vai ad indebolirti.”
“Mercato? Io avrei fatto qualcosa per quanto riguarda la punta, prendendo un vice Lukaku con le stesse caratteristiche. Lucca? A Gennaio una squadra come l’Udinese non te lo da. Non posso dirvi molto, però posso dire che Lucca è molto richiesto per le sue qualità, che in pochi hanno in Italia. Lui, partita dopo partita, sta crescendo ed è diventato un calciatore molto più bravo rispetto ad un anno fa. Che sia da Napoli? Per me si, le richieste ce l’ha.”
Diego l’amico di una vita
Nelle battute finali del suo intervento, Andrea Carnevale ha parlato anche del suo rapporto speciale con Diego Armando Maradona, calciatore con cui ha condiviso diverse stagioni in azzurro: “Diego? Lo amo ancora oggi! Il giorno in cui l’ho avvistato mi tremavano le gambe, perché non è facile trovarsi davanti un extraterrestre. Non era facile stare davanti ad un campione come lui, anche perché, scherzosamente, ti metteva in suggestione. Veniva dalla stessa estradizione mia, con lo stesso passato alle spalle. Ogni volta che arrivava in Italia la prima chiamata la faceva a me ed avevamo una grande confidenza. Napoli-Juventus di Coppa Uefa? Al 119′ c’è stato un boato pari ad un terremoto. È stata una partita scontata per la Juventus, ma non per noi! Sul 2-0 sembrava già compromessa, ma non sapevano con chi avevano a che fare. Diego era convintissimo del passaggio del turno ed ha avuto ragione.”
“Oltre ai momenti con Diego, ho racchiuso in un libro quello che non ho mai detto in 50 anni. Ho sempre tenuto dentro la drammaticità che mi è capitata da bambino. Voglio aiutare soprattutto i giovani a non essere possessivi con le donne. Appena un uomo ti mette le mani addosso, tu non devi più perdonare. A mia mamma succedeva questo, anche se papà chiedeva scusa. Poi è accaduto ciò che non doveva mai accadere. Sono orgoglioso di averlo fatto e non vedo l’ora di leggerlo, visto che ne ho solo parlato.”
Vincenzo Schiavo
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