Nel corso di “Bordocalcio”, talk show in diretta sul canale Youtube di Calciobox.it, è intervenuto Diego Armando Maradona Junior, figlio del più grande campione della storia del Napoli. Il figlio del Pibe De Oro ha trattato diversi temi, tra cui la lotta scudetto e la scelta di Romelu Lukaku di voler giocare a tutti i costi per Antonio Conte.
Queste le sue dichiarazioni:
“Cali del Napoli nei secondi tempi? Io credo che il Napoli in qualche partita abbia scelto di abbassarsi, in modo tale da difendersi e rinunciare ad attaccare. Nelle partite di Venezia, Como e Bologna il Napoli ha lasciato il pallone agli avversari e questo non se lo può permettere, perché è stata costruita per giocare a calcio, di conseguenza quando il Napoli ha il pallone è una squadra e quando non lo ha è un’altra. Poi, c’è da dire, che si gioca sempre con gli avversari in campo ed il Bologna ci ha schiacciato. Italiano è un allenatore che stimo molto e che seguo da tanti anni. È un allenatore molto bravo, che sa leggere diverse situazioni. Bologna? Non sono d’accordo sul fatto che si dica che abbia meritato di più rispetto al Napoli, perché se il primo tempo fosse finito con il risultato di 0-3 non avremmo rubato nulla.”
“Cambi? Io ho una certezza, che senza Antonio Conte sulla panchina del Napoli non lotta mai per lo Scudetto. La rosa degli azzurri è inferiore rispetto a 4/5 squadre, non perché sia scarso, per carità, ma perché vedo squadre molto più attrezzate. Noi siamo tifosi del Napoli, mi ci metto anche io perché sono tifosissimo, ma ragioniamo come se fossimo i calciatori del Real Madrid. Conte, da solo, ha vinto più di tutto ciò che abbiamo vinto noi nella nostra storia, quindi come facciamo a criticare un allenatore del genere? Sto sentendo delle critiche allucinanti nei suoi confronti. Io credo che dobbiamo tenercelo stretto, perché fa crescere i club sotto tutti i punti di vista. Ripeto, il Napoli è una squadra forte, ma se dovesse venire il raffreddore a Neres dobbiamo cambiare modulo e questo sicuramente non va bene.”
Un mercato infuocato tra Kvara e Lukaku
“Critiche a Lukaku? Non è il mio prototipo di calciatore, però a trattarlo come lo stanno trattando alcuni tifosi mi sembra allucinante. Un giocatore che ha fatto 11 gol ed 8 assist, che prende le botte ogni santa domenica, non può fare di più. Nell’economia del gioco del Napoli è un giocatore fondamentale, che porta alla squadra una mentalità vincente. Non riesco a comprendere perché dobbiamo sempre criticare e far uscire il peggio di tutti i calciatori, come successe l’anno scorso con Di Lorenzo. Lukaku è un giocatore forte ed importante, ma soprattutto è un giocatore dell’allenatore. Vi posso dire con certezza, perché lo so, che Lukaku ha voluto fortemente il Napoli, perché aveva tantissime offerte anche in campionati esteri. È un calciatore che è nel pieno, se Lukaku fosse stato un calciatore finito De Laurentiis non gli avrebbe mai offerto un contratto a quelle cifre per 3 anni.”
“Kvara? Il Napoli a Gennaio decide di privarsi del suo miglior giocatore. Questo ovviamente comporta un indebolimento della rosa, perché parliamo di uno dei tre esterni più forti d’Europa. Svestiamoci dai panni dei tifosi e parliamo di un fatto economico: perché non avrebbe dovuto accettare l’offerta del Paris Saint Germain? Viviamo in un mondo dove le persone cambiano lavoro anche per 50€ in più, perché non avrebbe dovuto farlo lui. Si poteva fare di meglio? Assolutamente si. Ma quando il direttore Manna fa quella conferenza stampa, parlando della cessione di Kvaratskhelia, dobbiamo solo avere un grande rammarico. Hanno provato tutti a trattenerlo, ma perché dovrebbe rimanere in una squadra che non fa la Champions e guadagnare nove volte in meno rispetto a quello che guadagna a Parigi, per me è normale il fatto che non abbia rinnovato.”
E sugli allenatori…
Nelle battute finali del suo intervento, Diego Maradona Junior ha parlato degli allenatori che hanno contribuito alla sua crescita: “Allenatore a cui sono grato? Sicuramente Maurizio Sarri, mi ha cambiato letteralmente la visione di questo sport, perché mi ha fatto capire che si può vincere anche giocando bene. Poi c’è anche Luciano Spalletti, che quando lo vedo mi inginocchio per quello che mi ha regalato. De Zerbi? è una persona a cui sono legato molto e che mi ha fatto comprendere parecchie cose. Lui come prossimo Allenatore del Napoli? Sarebbe un sogno per me, ma non credo che possa esserci compatibilità con il presidente.”
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