Il Ct della nazionale Luciano Spalletti é intervenuto quest’oggi nella conferenza stampa alla vigilia di Italia-Germania. L’ex allenatore di Napoli e Roma ha parlato delle sensazioni verso la sfida, nel dover fare a meno di Retegui frenato da un problema muscolare e nel ricordo di Bruno Pizzul scomparso da poco.
Il ricordo di Pizzul:
“ É un ricordo che faccio con piacere. Con la sua voce riusciva a portare dentro tutti quelli che erano a a casa, facendo vivere la partita in maniera molto più diretta. Aveva questa qualità nel saper leggere e descrivere le azioni. Quando accelerava con la voce c’era sempre da aspettarsi qualcosa che poteva essere la soluzione per vincere la partita. E’ stata una perdita di quelle che ricorderemo per tutta la vita”.
Sulle soluzioni per l’assenza di Retegui:
“Lo abbiamo rimandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta. Non ha un problema ben definito. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio capire come va la prima sfida. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli. Se, invece, devo chiamare una seconda punta chiamerò Baldanzi”.
Sulla partita e la scelta tra Rovella e Ricci:
“La sfida contro la Germania ha sempre del fascino, legato ai trascorsi di due nazionali fortissime. Sono convinto che sarà una bella gara, con entrambe le squadre che giocheranno per vincere. Giocheremo la nostra gara. Loro ci metteranno la qualità che hanno, costringendoci a scegliere come affrontarla, ma vogliamo vincere. Venendo a Ricci e Rovella, invece, parliamo di due giocatori un po’ diversi. Sono entrambi bravi nella gestione della squadra. Ricci è un po’ più mezzala, che si inserisce di più. Rovella è invece più un mediano. E’ un dubbio che ho, ma non è l’unico: ho 23 giocatori forti”.
Sulle sensazioni verso ai qualificazioni ai Mondiali: “E’ una cosa che abbiamo ben chiaro. Noto che i miei ragazzi sono convinti delle qualità che hanno e che vogliono metterle in pratica. Se rifletti su quello che devi fare, sicuramente cresci. E con questi ragazzi ci sarà sicuramente crescita”.
Su Gatti:
“Guardo in proiezione delle due partite, in cui possono giocare tutti. Poi, si valuterà di giorno in giorno. E’ un difensore molto forte, che ha determinate caratteristiche. Vediamo”.
Su Nagelsmann e le assenze nella Germania:
“un collega molto forte, che lo ha già dimostrato. Quando si va a vedere una sua squadra, si nota subito che è un allenatore di quelli moderni. La squadra si comporta in base alle richieste che vengono fatte. Si vede nei calci d’angolo, nella costruzione bassa. Gioca un calcio molto offensivo, che assomiglia molto alle qualità dei calciatori che ha a disposizione. E’ un allenatore forte”.
“Di assenti un club come la Germania non ne ha. Non gli manca nessuno, così come a noi. Sarà una squadra di grande qualità, che proporrà il suo classico gioco”.
Sulla vittoria sui tedeschi che manca da 13 anni:
“Contro di loro abbiamo fatto anche quattro pareggi nelle ultime sei partite. Abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Noi dobbiamo vincere le partite ed essere una nazionale forte. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, nel bene e nel male”.
Su Buongiorno: Il fatto che sia venuto e che continui a lavorare fa capire che vuole esserci. Lo riteniamo un calciatore che ama il lavoro che fa e che vuole bene alla Nazionale”.
Sulla sua Italia post europei:
“Secondo me non siamo a rischio. Poi è chiaro che ci sono diversi momenti durante una partita che possono ribaltare sempre tutto. Ma, per quello che ho visto, non siamo a rischio”.
Se la partita contro la Germania sarà come quella con la Francia:
“Come forza, come qualità e anche come situazioni assomiglia molto a quella partita. Dipende però anche dallo storico, dal collettivo e dalla squadra avversaria”.
Su Kean:
“Molto. Ho avuto la possibilità di confrontarmi e l’ho conosciuto meglio. E’ un ragazzo molto sensibile, che tiene alla sua professione e ai compagni. E’ perfettamente dentro la qualità morale di squadra che vogliamo creare”.