Stamani, in vista del match della ventottesima giornata di Serie A, tra Lecce e Milan, l’allenatore del Milan, Sergio Coinceçao, ha rilasciato una conferenza stampa.
Sappiamo tutti il momento critico, che sta attraversando la società rossonera in questi ultimi tempi, difatti sembra che dopo Zagabria si sia spento, qualcosa nell’ambiente Milan.
Difatti tutto l’ambiente Milan, sperava di ribaltare una stagione, iniziata malissimo, rimediata con l’esonero di Fonseca.
E c’erano tutti i presupposti per ribaltare un inizio di stagione a dir poco catastrofico, per una squadra come il Milan.
Difatti Coinceçao, fa subito capire di che pasta è fatto vincendo la Supercoppa Italiana, subito dopo il suo arrivo vincendo due partite su due, contro Juventus e Inter.
Una delle domande che gli è stata fatta, è proprio cosa sia successo dopo, la mancata vittoria contro la Dinamo Zagabria, che gli avrebbe permesso di passare direttamente agli ottavi di Champions.
Se la situazione è irrecuperabile? “A Zagabria l’ho detto, ma abbiamo preso un gol che non si prende. Poi l’espulsione di Musah, abbiamo pareggiato… La base di cui parlavo è l’ambizione di vincere una partita che portava agli ottavi. A volte, parlare dopo una sconfitta, appaio nervoso perché sono appassionato. Anche se vinco non ho un sorriso pieno di situazione rilassata. La vivo così. Ogni giorno non ho voce per correggere ai giocatori, mi sgolo. Sono così. Ho 50 anni e difficilmente cambierò. Anche coi miei figli, quando fanno le partitelle a casa, sono tranquillo. Figuriamoci qui che sono nel mio sogno professionale. Sono appassionato. La base è avere l’atteggiamento per migliorare. La vedo, altrimenti mi massacrerei qui. Difficile spiegare. Con la Lazio 15 minuti iniziali bruttissimi, ma non stanchi, forse dall’ambiente. È difficile. Devo stare con la squadra, coi giocatori. In ogni momento. In questi momenti che noi viviamo, dobbiamo trovare le cose positive e vincere la prossima partita”.
Come si esce dal momento negativo e si scacciano le energie negative: Coi risultati, conosco solo una strada. Abbiamo bisogno di due caratteristiche importanti: lavorare al massimo, cosa da fare di più come squadra, e la seconda è che gli episodi che capitano (errori non forzati, sfortuna), gireranno e migliorerà. Tutto è diverso quando si vince. Anche per me è una novità perdere tre partite di fila. Non ne sono abituato. L’unica strada è lavorare. Dobbiamo credere in ciò che facciamo per vincere”.
C’è stata anche una news che ha scosso l’ambiente Milan, si dice che il portavoce di Coinceçao si sia dimesso, ecco come ha risposto l’allenatore portoghese:
“ Mi dispiace la situazione, non ho capito perché e voglio capire nelle sedi legali. Non si capisce ciò che questo ex collaboratore mi ha fatto. Non so se l’ha pagato qualcuno e lo dico pubblicamente. Mi ha chiamato una giornalista e mi ha mandato gli screen, lo ha fatto per cattiveria. Dispiace per tutti, anche chi lavora qui al Milan: siamo qui tutti i giorni, Ibrahimovic e Moncada sono qui tutti i gironi. Parliamo tutti insieme con la squadra. Abbiamo avuto una settimana pulita per lavorare, con tutti a disposizione, finalmente più di un giorno. Sono contento che tutti siano coinvolti. Sono uscito dal Porto da una situazione non bella, uscendo non al meglio. Non ho ancora parlato di quello. Figuriamoci qui a lavorare, ancora tutti i giorni, è parlare di quei punti delicati di cui parla quel signore. Risponderà nelle sedi legali, per capire chi l’ha pagato e con che intento”.