Il settore giovanile del Napoli ha ospitato a Castel Volturno un incontro significativo nell’ambito della Philadelphia Junior Cup, un progetto educativo e sportivo che unisce calcio e inclusione. I protagonisti sono stati i ragazzi della formazione Under 13, accompagnati da due giocatori della prima squadra, Juan Jesus e Pasquale Mazzocchi, simboli della vicinanza tra professionismo e settore giovanile.
Un calcio ai pregiudizi
La manifestazione rientra nel più ampio progetto promosso dalla Lega Serie A in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano e Philadelphia. L’iniziativa prevede la partecipazione di parrocchie associate a club di Serie A in un torneo che culminerà con la finale a Roma. L’obiettivo è trasmettere, attraverso il gioco del calcio, valori fondamentali come il rispetto, l’amicizia, la solidarietà e soprattutto il rifiuto di ogni forma di discriminazione.
Formazione oltre il campo
Queste esperienze rappresentano un’occasione preziosa per i giovani calciatori, sia sotto il profilo umano che sportivo. In una fase delicata della crescita come quella adolescenziale, confrontarsi con coetanei di altre realtà sociali e con atleti affermati contribuisce a formare cittadini consapevoli prima ancora che atleti professionisti. L’iniziativa “Keep Racism Out” non è soltanto un messaggio, ma un’azione concreta che mira a costruire una cultura sportiva più inclusiva. La presenza dei calciatori del Napoli maggiore accanto ai giovani è un forte esempio di come il calcio possa e debba essere uno strumento educativo e sociale.