A seguito del suo primo gol in Serie A, Adrian Bernabé, centrocampista del Parma, ha rilasciato delle parole molto importanti nella sala stampa del Tardini, parlando degli obiettivi della formazione emiliana, ma soprattutto di tutto quello che Cristian Chivu ha apportato ai crociati.
Di seguito ecco tutte le parole del giocatore spagnolo:
Una grande reazione nella ripresa:
“E’ stata una partita in cui abbiamo lavorato molto bene, anche nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma siamo stati sfortunati. Nella ripresa ci è girata bene, abbiamo fatto gol subito e poi con la spinta del pubblico l’abbiamo ripresa. Potevamo anche vincerla, ma prendiamo questo punto”.
Cosa vi può lasciare questo pareggio contro la prima della classe?
“Questo punto ci dà tanto, sappiamo il calendario che abbiamo di fronte. Guardiamo tutti in faccia e giochiamo le nostre partite, daremo sempre tutto per arrivare alla salvezza, siamo tutti uniti verso l’obiettivo”.
Sei partito dalla panchina oggi:
“Non ero al 100%, ho preso una botta al primo minuto a Verona e mi sono allenato poco in settimana. Ne ho parlato con il mister ed è stata una sua scelta, poi quando sono entrato ho dato il massimo come sempre. Contento per il gol, ma soprattutto per il punto. Dovevamo andare in avanti e cercare un gol in tempi brevi nel secondo tempo, poi peccato per le occasioni finali da tre punti”.
Avete dimostrato di essere vivi e presenti:
“Siamo una squadra viva con tanti giocatori che spingono per arrivare all’obiettivo. Ci teniamo stretto il pareggio contro una delle squadre più forti al mondo. ma ci sono cose da migliorare”.
Primo gol in Serie A:
“Cercavo il gol da tempo e mio papà era qui allo stadio. Ho voluto festeggiarlo con lui, andare da lui. Ci sono partite in cui c’è più spazio basso e altre in cui più alto posso fare male, faccio quello che mi chiede il mister, sono a disposizione”.
Cosa vi sta dando Chivu?
“Ci spinge tanto, soprattutto a livello difensivo, ci chiede di subire poco quando ci attaccano. Ci siamo messi a quadrato anziché tre-due in mezzo al campo, poi siamo stati bravi noi a riprenderla”.
A cura di: Salvatore Esposito