Si è appena concluso un altro sabato di calcio in Inghilterra. Ricapitoliamo ciò che è successo, dando uno sguardo ai match appena terminati:
- Leicester-Chelsea: il launch-match, giocatosi al King Power Stadium, delle 13:30 ha regalato una partita piena di emozioni, con la squadra di Londra che è riuscita a battere le Foxes per 2 a 1, grazie ai gol di Enzo Fernandez e Nicolas Jackson; inutile quindi il gol di Ayew a recupero inoltrato del secondo tempo. Tre punti essenziali per la squadra di Maresca, che conquista il terzo posto in classifica, a pari punti con Arsenal e Brighton. Partita dettata per lo più dalla squadra londinese, che ha stravinto sotto molti aspetti statistici, come i tiri, 16 a 4, e il possesso palla, 65 a 35.
- Arsenal-Nottingham Forest: la squadra di Arteta vince con un sonoro 3-0 davanti ai propri tifosi e non molla le prime quattro posizioni della classifica. Un Arsenal arrembante che, nonostante la partita di Champions in vista contro lo Sporting, spinge sull’acceleratore e non riesce a far ragionare gli avversari, che chiudono la partita con 0,40 xG (expected goals). Sul tabellino dei marcatori si inscrivono Saka, Partey e Nwaneri.
- Aston Villa-Crystal Palace: la squadra di Emery non va oltre il 2-2 contro un buon Crystal Palace. La squadra di Londra è riuscita ad andare in vantaggio per ben due volte, prima al 4′ con Sarr e poi, dopo il pareggio di Watkins al 36′, con Devenny, proprio allo scadere del primo tempo. L’Aston Villa non si è però arreso, e grazie al suo mediano Barkley è riuscita a pareggiare di nuovo al 77′. Dunque una partita in costante equilibrio, che però non ha portato i punti necessari alla squadra londinese per uscire dalla zona retrocessione.
- Bournemouth-Brighton: vittoria esterna favolosa da parte del Brighton di Fabian Hurzler, che riesce a mantenere la porta inviolata e il vantaggio per 2 a 0 nonostante l’espulsione, al 59′ minuto, di Baleba, fino all’inutile goal di Brooks siglato in pieno recupero della ripresa. Un Brighton che dimostra le sue potenzialità e che si inserisce nelle prime 5 posizioni della classifica. I goal di Joao Pedro e Mitoma sono stati fondamentali per garantire la vittoria, se pur sofferta, alla squadra delle ‘Seagulls’.
- Everton-Brentford: pareggio a reti bianche quello fra Everton e Brentford che non regalano emozioni, ma solo un espulsione diretta, data dopo una revisione al var, per gioco pericoloso da parte di Christian Nørgaard, al 41′ del primo tempo. Un possesso di palla quasi sempre orizzontale e statico non ha permesso alle due formazioni di esaltarsi negli spazi e quindi di creare più di qualche singolare azione da goal.
- Fulham-Wolverhampton: un Wolverhampton arrembante, batte per 4-1 un Fulham confuso davanti ai suoi stessi tifosi, e riesce a uscire dalla zona retrocessione dopo una sola vittoria (prima di questa) nelle ultime sette. La squadra di Gary O’Neil era andata prima in svantaggio, a causa della euro-rete di Iwobi al 20′, per poi prendere il sopravvento e segnare quattro gol grazie alla doppietta di Matheus Cunha (31′ e 87′), al gol del sorpasso di Gomes, arrivato a inizio della ripresa e grazie alla rete finale di Guedes arrivato al quinto minuto di recupero. È dunque un Fulham che continua a faticare e ad essere molto altalenante; lo dimostrano le tre sconfitte nelle ultime sei partite, che non aiutano sicuramente la squadra a risalire la classifica.
- Manchester City-Tottenham: dopo il rinnovo di Guardiola, la squadra di Manchester continua a perdere e stavolta lo fa in modo a dir poco imbarazzante davanti ai propri tifosi. Il Tottenham di Postecoglu gli rifila un sonoro 4-0 grazie alla doppietta nei primi 20′ di Maddison e alle reti di Porro e Johnson. Un city che fatica a trovare le verticalizzazioni giuste per arrivare in porta e anche giocando molto il pallone, non riesce a concludere. Un City che tira molto ma che non riesce a segnare. Un ciclo che sembra ormai essere giunto al termine, una squadra usurata che non può scaricare le colpe solo sul proprio allenatore. Alla squadra di Guardiola non si sa bene cosa potrà servire per rinascere, ma di sicuro, se dovesse continuare con questo andazzo, perderebbe la concreta possibilità di vincere il titolo, se non l’ha già fatto.