Voglio vincere il derby, anche con un colpo di fortuna”. Claudio Ranieri è pronto alla sua ultima stracittadina, dopo averne vinti 5 su 5 il tecnico vuole concludere con un altro record la sua carriera da allenatore. “Ma io non guardo al passato, l’acqua vecchia non macina più. Penso sempre al futuro e la gara di domenica è dura”. A chi gli chiede se è più sollevato vista la Lazio a Bodo risponde così. “La Lazio al ritorno la può ribaltare, non è facile giocare su quei tempi e con quel clima – ammette Ranieri -. Una squadra in crisi non vince a Bergamo in quel modo, mi aspetto una partita tirata e spero ci sia sportività. Gli sfottò sono belli, restino solo quelli. La presenza di Castellanos non cambierà il mio modo di approcciare il derby. La Lazio ha un gioco corale e in verticale dove spingono in molti, sappiamo che ci aspetta una partita dura”.
FIDUCIA— Ranieri si fida della sua Roma anche se non dà indicazioni di formazione: “Lotteremo per vincere ma lo abbiamo fatto anche con la Juve. Loro ci hanno aggrediti subito ma noi siamo stati bravi a farli giocare come volevamo noi e poi siamo usciti. Significa che la squadra è compatta è forte. Se ho visto la scintilla in Pellegrini come all’andata? Ve lo dirò dopo, vedo che lo mettete in formazione e ne prendo atto”. Dopo aver ribadito che sarà il suo ultimo derby, Ranieri non è voluto tornare sul tema allenatore: “Vieira? Non parlerò mai più di allenatori”. Così si torna sul derby e sulle ambizioni future: “Difficile dire se la Roma è più forte della Lazio, noi abbiamo vissuto particolari vicissitudini e siamo di continua rincorsa. La Lazio non la considerava nessuno, Baroni veniva visto come un ripiego ma sta facendo bene. Il gap con le top c’è, ma io ripeto: Roma non è stata fatta in una notte, si parla di un impero quindi non ci vorrà un secolo come allora per riportare la Roma in Champions. Starà poi alla proprietà e al nuovo allenatore mettere mattoni per realizzare il sogno di Friedkin”.
IL FUTURO— Infine il tecnico ha promosso il mercato invernale, ma rimanda ogni giudizio al suo successore: “A gennaio, nonostante le difficoltà imposte dall’Uefa, abbiamo fatto buonissime scelte sul mercato. Sono giocatori da Roma, poi tutto è migliorabile. Penso a Gourna-Douath, era partito bene poi ha avuto un momento di down anche perché i cambiamenti per lui non erano pochi. Sto cercando di migliorarlo e ultimamente lo rivedo bene. Il nuovo allenatore deciderà se sono idonei o meno, io so di poterci contare”. Stessa solfa su Paredes per il quale però ha parole al miele: “Leo è un play eccezionale, sa gestire tutti i tempi di gioco. Poi anche in questo caso dipenderà dal tecnico del futuro, ma nel mondo ci sono pochi come lui in quel ruolo. D’altronde è titolare nell’Argentina campione del Mondo. Infine un aneddoto sul fratello: “Mio fratello Carlo è uguale a me, ha solo due anni in più. Forse avete scambiato lui a cena con qualcuno (ten Hag, ndr) ma non credo perché in questo momento sta male”.