Paolo Vanoli, allenatore del Torino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Udinese, sfida valida per la 33°giornata di Serie A.
Di seguito le parole del tecnico granata:
Cosa pensa del lavoro di Runjaic?
“Ha fatto un ottimo lavoro. L’Udinese negli ultimi anni si è sempre salvata alla fine, invece quest’anno ha fatto bene. L’Udinese è una squadra fisica che ha inserito giocatori tecnici, hanno un centrocampo forte. E’ vero che arrivano da quattro risultati negativi ma dovremo stare attenti, così come dovremo stare attenti ai calci piazzati”.
Che partita dovremo aspettarci?
“Una partita tosta, contro una squadra che ci impegnerà dal punto di vista fisico. Dovremo essere attenti sui calci piazzati, non come è successo all’andata. A differenza di Como dovremo essere lucidi e cinici”.
Cosa pensa del rinnovo di Zapata?
“Un gesto importante da parte della società che fa anche però capire la volontà di Duvan di darci grandi soddisfazioni. Dovremo solo aspettarlo perché ha avuto questo brutto infortunio”.
Qual è il programma del recupero di Zapata?
“Non sono io l’addetto per tracciare gli orizzonti, il suo processo sta andando bene, sta alternando forza e correttiva sul campo, la speranza è di averlo in ritiro almeno in parte, se non del tutto, al servizio con noi. Bisogna avere pazienze ma sta procedendo molto bene”.
Se il Toro arrivasse decimo sarebbe soddisfatto?
“Voglio giocare partita dopo partita e vedere cosa abbiamo fatto alla fine del campionato. Ora vogliamo fare bene la prossima partita e portare a casa i tre punti, ora sono concentrato su questo, a fine campionato vedremo”.
Casadei ha avuto una leggere flessione, come sta adesso?
“Non possiamo pensare che un giocatore arrivi e ogni domenica faccia gol. Ha avuto un po’ di flessione dal punto di vista fisico ma me lo potevo aspettare. Lo abbiamo preso perché sul diventare un faro della squadra in futuro, lo dimostra anche la convocazione in nazionale”.
Teme di più la rabbia dell’Udinese o la rilassatezza della sua squadra?
“La rabbia dell’Udinese, perché arriva da una serie di partite con risultati negativi”.
Gineitis lo abbiamo visto un po’ in calo
“Sono cose che dite voi, io gli ho fatto i complimenti dopo il Como. E’ l’unico giocatore che ha le caratteristiche per sostituire Lazaro. Secondo me rispetto alla partita con il Verona, dove aveva fatto effettivamente più fatica, anche perché era la prima volta che faceva quel ruolo, contro il Como che giocava con una difesa a quattro ha fatto una buona prestazione. E’ disponibile a fare tutto, mi piacciono questi giocatori”.
Hai già un’idea chiara sui giocatori che hai anche per il futuro?
“I bilanci li faremo alla fine, anche perché non sarei coerente con quello che dico quotidianamente, che ogni partita è una finale e che dobbiamo dare il 100%. Siamo concentrati sull’Udinese perché sappiamo che arriviamo da un risultato deludente a Como e vogliamo riscattarci”.
Come sta andando il recupero di Schuurs?
“Sta andando bene, lo abbiamo voluto far tornare perché è giusto che vivano lo spogliatoio. E’ bello riaverlo perché così ci posso parlare, l’ho visto carico, sapete cosa sta attraversando e avere i compagni vicino credo lo possa aiutare. E’ un grande giocatore”.
Sosa ha giocato meno nell’ultimo periodo, può essere utilizzato come esterno alto?
“No, penso che possa giocare o in un centrocampo a cinque o come terzino nella difesa a quattro. Per il ruolo di esterno alto non lo vedo, lì servono giocatori bravi a saltare l’uomo e più offensivo”.
Si avvicina il 4 maggio, sarà Zapata o Ricci a leggere i nomi dei giocatori del Grande Torino a Superga?
“Sarà il capitano, quindi Duvan”.
Le due sconfitte nel 2025 sono arrivate quando mancava Ricci, è un caso?
“Quando giocavo a Parma, mancava Boghossian e perdevamo. E’ una questione di equilibri, anche l’assenza di Valentino è pesante. Però non guardo queste cose qua, abbiamo perso due partite con due ingenuità che non dipendono dall’assenza di Ricci, domenica siamo stati anche sfortunati sul gol annullato a Ilic e a Bologna abbiamo perso su autogol al 90′. Fortunatamente ora comunque rientra”.
Il Torino è una delle squadre più lente a ripartire con la palla tra i piedi, state lavorando su questo
“Indipendentemente dal modulo siamo una squadra che ha pochi giocatori di inserimento, anche per questo siamo andati a prendere Casadei. E’ un aspetto su cui migliorare ma dobbiamo anche lavorare sulle caratteristiche dei giocatori che ha. Siamo comunque migliorati su queste statistiche, ci sono squadre forti a campo aperto, altre più di palleggio, dipende dalle caratteristiche della squadra”.
Se non dovesse esserci Vlasic può giocare con le due punte o può essere la partita a Karamoh?
“Sto pensando a varie soluzioni in base alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo, a Como ho voluto giocare con le due punte per dare anche un messaggio alla squadra e dire che volevamo fare risultato. Senza Vlasic possono esserci varie soluzioni”.
Si giocherà a Pasquetta, si aspettava questo cambiamento anche in Italia che si è aperta alle partite nei giorni di festa?
“Ho avuto la fortuna di fare esperienza in Inghilterra, lì nei giorni di festa c’è più voglia di andare allo stadio, in Italia questa cultura c’è forse di meno, magari si sta più in famiglia”.
Le squadre scandinave stanno facendo buone cose anche nelle coppe europee, perché gli osservatosi scandagliano poco quel mercato?
“Non è vero che sono visti poi. Quando si va a prendere un giocatore bisogna anche valutare vari aspetti, l’aspetto culturale è molto importante, se si va a prendere un giocatore da una squadra del nord Europa e portarlo in Italia questo poi deve adattarsi anche a un calcio diverso. Oggi però tutte le società conoscono tutti i giocatori, gli scouting sono migliorati. Vent’anni fa l’Udinese era avanti a tutti, mio fratello lavorava lì, loro guardavano le videocassette di tutti i giocatori di tutto il mondo, ora è invece un qualcosa che fanno tutti, ci sono anche più mezzi”.
“Ne approfitto per fare gli auguri di Pasqua a tutti voi e tutti i nostri tifosi che ci hanno sempre supportato”.